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Boetti/Salvo – “Vivere lavorando giocando”

Alighiero Boetti e Salvo – Vernazza, 1969, Foto di Anne Marie Sauzeau

Alighiero Boetti e Salvo – Vernazza, 1969, Foto di Anne Marie Sauzeau

Boetti/Salvo – “Vivere lavorando giocando”
09.04–27.08.2017

Alighiero Boetti (1940-1994) e Salvo (1947-2015), fra le figure più originali della scena artistica italiana della seconda metà del Novecento, iniziarono la loro attività sul finire degli anni ’60 a Torino, città in quel periodo teatro di particolare fermento artistico e intellettuale, e lì, dal 1969 al 1971, condivisero lo studio in Corso Principe Oddone 88.

La prima parte dell’esposizione si concentra sul dialogo tra i due artisti in una fase, al volgere degli anni ’70, di intensissima frequentazione in una clima di radicale rinnovamento.

In quegli anni Boetti è orientato verso una precisa formulazione della sua stessa identità d’artista costruita in rapporto al tempo, dimensione che è per lui oggetto di sfida e confronto costante.
Al contempo indaga l’“ordine e disordine” dei fenomeni di realtà per configurare una complessità di regole, criteri ordinatori, formulati nell’opera attraverso parole e immagini.

Per Salvo gli anni a cavallo tra i ‘60 e i ‘70 corrispondono al momento dell’ironica auto-storicizzazione: l’affermazione della propria identità e l’assunzione del proprio Ego a soggetto di auto-celebrazione.

Entrambi si interrogano dunque, pur con accezioni diverse, sulla rappresentazione di sé, come artisti e come individui.

La seconda parte della mostra mette invece a fuoco gli sviluppi successivi della loro ricerca, condotta ormai in modo autonomo. Pur nella progressiva distanza venutasi a creare a partire dal 1972, anno del trasferimento di Boetti a Roma, permane tra i due artisti una comune adesione a temi quali l’identità, il doppio, il tempo, il viaggio.

Entrambi, con percorsi originali, aprono la strada a una molteplicità di tecniche fornendo un fondamentale contributo alla riflessione concettuale degli anni ’60 e ’70 del Novecento. Boetti e Salvo rimangono ancora oggi figure di riferimento per le nuove generazioni di artisti post concettuali del ventunesimo secolo.

INFO

http://www.masilugano.ch/it/716/boetti-salvo

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